Gli Utp superano gli Npl. Sempre più necessaria una specializzazione per la gestione dei crediti

Alla fine del 2021 lo stock di Utp iscritti a bilancio delle banche ha superato, per la prima volta in Italia, gli Npl.

E’ quanto emerge dall’ultimo Market Watch sui crediti deteriorati di Banca Ifis che conferma quanto già preannunciato nei mesi scorsi e che prevede che lo stesso sorpasso rimanga stabile anche per i prossimi anni. A fine 2021 si stimano, infatti, 45 miliardi di euro di Utp, contro i 39 miliardi di euro di sofferenze e i 4 miliardi di crediti scaduti. Sempre dal report emerge che lo stock complessivo di NPE rimane stabile a 330 miliardi di euro ma si stima che salirà fino a toccare i 402 miliardi nel 2024. Lo stock nel 2021 è composto da circa 88 miliardi di euro di Npe in capo alle banche e 242 miliardi di euro in gestione a servicer e investitori specializzati (circa il 73%). Nel 2024 si prevede che ben il 78% dello stock di Npe sarà in gestione all’Industria del credito deteriorato e solo il 22% sarà a bilancio bancario.
Questi dati confermano, pertanto, nuovamente quanto sia importante e necessaria una sempre maggiore specializzazione dei player in grado di gestire gli Utp per evitare che gli incagli addormentati diventino NPL. L’approfondimento: https://www.bancaifis.it/app/uploads/2022/02/MW_NPL_Feb22_ITA.pdf

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